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207/2021/CS

Nell’ambito della revisione del regolamento europeo sulle batterie e relativi rifiuti che stanno portando avanti le Istituzioni europee, la Commissione ha chiesto il supporto del JRC, il suo organo tecnico, per esplorare la possibilità di stabilire obiettivi sul tasso di raccolta di questi rifiuti basati sulle quantità disponibili per la raccolta, anche per quanto riguarda le batterie LMT (quelle impiegate sui mezzi di traporto leggeri, come e-bike, monopattini, scooter), e non sulla media dell’immesso a consumo nei tre anni precedenti.

Nello studio intitolato “Disponibili per la raccolta – un obiettivo di raccolta alternativo per le batterie portatili e per LMT”, il JRC si occupa quindi di valutare come meglio identificare a livello europeo le batterie per LMT per inserirle in un'ulteriore quinta categoria di batterie da far rientrare nel campo di applicazione del Regolamento, garantendo così una loro adeguata raccolta e riciclo. L'attuale direttiva sulle batterie identifica infatti tre categorie di batterie, alle quali ne è stata aggiunta un’altra, relativa alle batterie dei veicoli elettrici, nella proposta della Commissione ora in discussione al Parlamento e al Consiglio europeo. Lo studio pertanto, al fine di fornire gli strumenti tecnici per provare ad integrare la proposta ora in discussione, esplora e approfondisce diverse modalità di modernizzazione delle regole di raccolta (ad esempio la definizione di una quinta categoria aggiuntiva e obiettivi di raccolta alternativi per gli Stati membri) per garantire una raccolta efficiente e sicura dei rifiuti di batterie da LMT.

Tale lavoro si è reso necessario anche alla luce della crescente discrepanza tra il numero sempre maggiore di prodotti innovativi per il trasporto leggero immessi sul mercato e il volume di rifiuti di batterie da questi generati che diventa disponibile molto più tardi rispetto ai 3 anni presunti nell'attuale definizione degli obiettivi di raccolta. Ciò proprio a causa della durata di vita media delle batterie per LMT che viene stimata in circa 9 anni. A causa di ciò, la conclusione principale dello studio evidenzia la necessità di fissare un obiettivo alternativo per questa tipologia di batteria, al fine di compensare questa discrepanza che porta alla mancata corrispondenza tra l'obiettivo di raccolta e il volume di questi rifiuti disponibile per essere raccolto. Lo studio inoltre sottolinea come, a causa dello sviluppo tecnico e della riduzione dei costi delle batterie al litio oltretutto sempre più versatili, non sia possibile stimare quante nuove applicazioni LMT appariranno sul mercato nei prossimi anni né, tantomeno, il quantitativo potenzialmente significativo dei rifiuti di queste batterie. Ciò potrebbe, in assenza di un obiettivo dedicato, influenzare negativamente il raggiungimento dei target nonchè le fasi di raccolta e riciclo delle batterie in genere. Lo studio poi, oltre all’aspetto legato al raggiungimento dei target di raccolta, evidenzia come questo tipo di batterie, che presentano una maggiore densità di energia e pacchi batteria più grandi rispetto a quelle portatili, richiedono un’attenzione particolare e dedicata per garantire la sicurezza necessaria nelle varie fasi di gestione.

Il JRC suggerisce quindi la creazione, nella nuova proposta di regolamento, di una quinta categoria di batterie dedicata a quelle per LMT e per la quale prevedere un canale di restituzione dedicato, che includa negozi di articoli sportivi e rivenditori di biciclette e scooter, per avere significativi benefici ambientali. Inoltre propone che anche gli altri requisiti non legati alla raccolta (sostenibilità, informazione, sicurezza e modalità di gestione) vengano allineati alle caratteristiche specifiche delle batterie per LMT.

Lo studio inoltre esplora anche l'applicabilità del metodo "disponibile per la raccolta" (AfC) per il calcolo degli obiettivi di raccolta in alternativa all’attuale metodologia che invece si basa sulla media delle batterie immesse sul mercato nei tre anni precedenti. Secondo lo studio l’applicazione di questa metodologia di calcolo degli obiettivi sarebbe fattibile e rifletterebbe in modo più accurato la reale generazione di questi rifiuti, anche alla luce della dinamicità del mercato delle batterie per LMT e portatili e della loro differente durata, consentendo anche di accorciare i tempi per l’entrata in vigore dei nuovi obiettivi (dal 2030 al 2025).

Per maggiori informazioni si rimanda allo studio del JRC, in allegato alla presente

» 28.07.2021
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